Il responsabile del blog

Il responsabile del presente blog è l'avvocato Denise Canu, iscritta presso l'Ordine degli Avvocati di Como. Per maggiori informazioni sull'avvocato ed il suo studio legale clicca qui.

Consulenza legale on-line?

Per poter usufruire del servizio di consulenza legale on-line e visitare il sito internet dello studio legale, clicca qui.

venerdì 29 aprile 2011

PlayStation e furto dati personali

Alcuni avranno sentito la notizia nei telegiornali, molti clienti PalyStation Network hanno già ricevuto una email dalla Sony nella quale si informano gli utenti che il 17 e 19 aprile scorso una intrusione illegale e non autorizzata nel sistema ha messo a rischio alcune informazioni relative agli account di utenti.
Ecco di quali informazioni potrebbe essere entrato in possesso il "soggetto non autorizzato":
- nome, indirizzo, città, provincia, codice postale, nazione;
- indirizzo email, data di nascita, password, login e online ID di PSN/portatile;
- i dati della carta di credito eventualemente fornita ed in particolare: numero (escluso il codice di sicurezza) e la data di scadenza.
Quali di questi dati erano protetti e quali criptati:
Secondo il Blog italiano di PlayStation tutti i dati erano protetti e la tabella delle carte di credito criptata.
Quali le possibili conseguenze:
Premesso che non è attualmente possibile sapere se e quali informazioni siano tate carpite è necessario prestare molta attenzione a:
- Password utilizzata per accedere all'account. Se è la stessa usata (come spesso usiamo fare per evitare di dimenticarla) ad esempio per accedere al proprio conto corrente online, alla posta elettronica o altro è auspicabile provvedere immediatamente alla sostituzione;
- Carte di credito. La Sony ha escluso che siano stati individuati i codici di sicurezza. Ad ogni modo è bene monitorare i propri conti correnti, avvisare l'Istituto di credito ed eventualmente provvedere alla sostituzione della carta;
- diffidare da qualsiasi contatto telefonico, via email o cartaceo che chiede informazioni personali o dati sensibili. Sony ha dichiarato che non contatterà in nessun modo, incluso via email, i propri utenti.
 In tal caso segnalare il contatto all'autorità.
Avvocato Denise Canu

giovedì 31 marzo 2011

incidente stradale e danno da fermo tecnico

Quando si subisce un incidente stradale capita che l'autovettura, per poter essere riparata, debba permanere per un periodo di tempo più o meno lungo presso l'officina meccanica.
Il danno da fermo tecnico è quello che subisce il proprietario dell'autoveicolo a causa dell'impossibilità di farne uso durante tutto il tempo necessario alla sua riparazione.
Occorre quindi capire quando si ha diritto alla sua liquidazione.
La Corte di Cassazione sul punto non ha una posizione univoca.
Si può, però, affermare che secondo la giurisprudenza maggioritaria il Giudice può liquidare questa voce di danno in via equitativa, indipendentemente dall'aver fornito una prova specifica del suo ammontare, in cosiderazione del fatto che sia stata data prova della permanenza del mezzo in officina, ciò anche indipendentemente dall'effettivo uso che si fa del veicolo.
Questo principio considera che anche in caso di fermo il mezzo rappresenta un costo per il proprietario (con riferimento alla tassa di circolazione ed al premio assicurativo) e che l'autovettura subisce comunque un naturale deprezzamento di valore.
Avvocato Denise Canu

giovedì 16 dicembre 2010

Nuove sanzioni a tutela degli animali da compagnia

E' entrata in vigore il 04 dicembre 2010 la Legge 201 di ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia.
Già nell'anno 2004 erano stati introdotti nel nostro codice penale alcuni reati contro il sentimento per gli animali.
Oggi la legge 201 ha inasprito le pene in caso di uccisione di animali, prevendendo pene da quattro mesi a due anni di reclusione, ed in caso di maltrattamento di animali sono stabilite pene che vanno dai tre ai diciotto mesi  di reclusione o con la multa da € 5.000,00 ad € 30.000,00.
E' stato poi introdotto il delitto di traffico illecito di animali da compagnia ed introduzione illecita di animali da compagnia.
Avv. Denise Canu

lunedì 31 maggio 2010

Maltrattamento di animali

Il Tribunale di Verona con Sentenza 31 marzo - 26 aprile 2010, n. 854 (pubblicata sul sito Altalex) si è occupato di  maltrattamento di animali.
Il caso: Il proprietario di un cane ha lasciato lo stesso esposto al sole nei pressi della propria abitazione senza acqua ed in condizioni di denutrizione, ha omettesso di curarne una ferita all'arto posteriore destro, degenerata in una necrosi totale della zampa dalla quale derivava la morte dell'animale.
La decisione: Il Tribunale ha ritenuto il porprietario colepavole di maltrattamento di animali, reato che si verifica quando taluno, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, e prevede un'aggravante se da tale condotta deriva la morte dell'animale. Non vi è dubbio, secondo il Tribunale scaligero, che l'iniziale lesione al cane non è stata cagionata dall'imputato, ma è altrettanto indubbio che la mancanza di cure adeguate, il grave disinteresse mostrato per le condizioni dell'animale che peggioravano giorno per giorno, hanno cagionato un aggravamento della lesione preesistente di tale entità da condurre a morte il cane nel giro di pochi giorni.
Avvocato Denise Canu

venerdì 7 maggio 2010

Il provvedimento del Garante della Privacy in materia di videosorveglianza

L'installazione dei sistemi di videosorveglianza per fini esclusivamente personali. Sempre più spesso i privati cittadini decidono di installare nella propria abitazione dei sistemi di videosorveglianza al solo scopo di proteggere la proprietà da eventuali furti o danneggiamenti. Come la mettiamo con la privacy? Il Garante per la protezione dei dati personali in data 08 aprile 2010 ha adottato un provvedimento in materia di videosorveglianza pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 99 del successivo 29 aprile nel quale vengono forniti i principi generali e gli adempimenti applicabili a soggetti pubblici e privati. Con espresso riferimento al trattamento dei dati per fini esclusivamente personali, si riporta quanto precisato dal Garante al punto 6.1 ”L'installazione di sistemi di videosorveglianza -come si rileva dall'esame di numerose istanze pervenute all'Autorità- viene sovente effettuata da persone fisiche per fini esclusivamente personali. In tal caso va chiarito che la disciplina del Codice non trova applicazione qualora i dati non siano comunicati sistematicamente a terzi ovvero diffusi, risultando comunque necessaria l'adozione di cautele a tutela dei terzi (art. 5, comma 3, del Codice, che fa salve le disposizioni in tema di responsabilità civile e di sicurezza dei dati). In tali ipotesi possono rientrare, a titolo esemplificativo, strumenti di videosorveglianza idonei ad identificare coloro che si accingono ad entrare in luoghi privati (videocitofoni ovvero altre apparecchiature che rilevano immagini o suoni, anche tramite registrazione), oltre a sistemi di ripresa installati nei pressi di immobili privati ed all'interno di condomini e loro pertinenze (quali posti auto e box). Benché non troviapplicazione la disciplina del Codice, al fine di evitare di incorrere nel reato di interferenze illecite nella vita privata art. 615-bis c.p., l'angolo visuale delle riprese deve essere comunque limitato ai soli spazi di propria esclusiva pertinenza (ad esempio antistanti l'accesso alla propria abitazione) escludendo ogni forma di ripresa, anche senza registrazione di immagini, relativa ad aree comuni (cortili, pianerottoli, scale, garage comuni) ovvero ad ambiti antistanti l'abitazione di altri condomini.” Vi indico di seguito il link per visionare il provvedimento ed il relativo vademecum tratti dal sito del Garante per la Protezione dei dati personali. Avvocato Denise Canu

lunedì 26 aprile 2010

Coniuge e convivente more uxorio: chi è punibile per reati contro il patrimonio ai danni del coniuge/convivente?

Con la sentenza n° 4375/09 del 13 ottobre 2009 la Corte di Cassazione, seconda sezione penale, si è occupata dell'ipotesi di esclusione della punibilità nei reati contro il patrimonio del convivente more uxorio. 
Il caso riguarda un soggetto il quale venne imputato di ricettazione di un assegno bancario oggetto di denuncia di smarrimento della convivente. E' punibile? 
Nel nostro codice penale, l'art. 649 prevede che” Non è punibile chi ha commesso alcuno dei fatti preveduti da questo titolo (delitti contro il patrimonio) in danno:
1) del coniuge non legalmente separato;
2) di un ascendente o discendente o di un affine in linea retta ovvero dell'adottante o dell'adottato
3) di un fratello o di una sorella che con lui convivano .......” 
Secondo la Suprema Corte la convivenza more uxorio non è sempre e comunque meccanicamente assimilabile al rapporto di coniugio, mancando in essa i caratteri di certezza e di tendenziale stabilità propri del vincolo coniugale, essendo invece basata sull'affectio quotidiana, liberamente ed in ogni istante revocabile. 
Con riferimento ai reati contro il patrimonio, l'art. 649 c.p. (secondo il quale non è punibile chi, ad esempio, commette un furto nei confronti del coniuge) collega l'eslcusione della punibilità a rapporti di parentela incontrovertibili ed agevolmente riscontrabili in sede di risultanze anagrafiche, il che non sempre avviene nella convivenza more uxorio.
Avvocato Denise Canu

mercoledì 7 aprile 2010

Facebook: attenzione a non ledere reputazione, onore e decoro

E' la prima sentenza in Italia che condanna al risarcimento dei danni derivanti da diffamazione avvenuta sul social network "Facebook". Questi i fatti. Due ragazzi si incontrano su Facebook ed intrecciano una relazione sentimentale. Al termine della relazione la ragazza riceve un messaggio nel quale viene sbeffeggiata per un difetto fisico e per presunte abitudini sessuali. La giovane decide di adire il Tribunale e chiedere la condanna dell'ex fidanzato al risarcimento dei danni. Il Tribunale di Monza con sentenza depositata in data 02 marzo 2010 così decide:
1) accerta la riconducibilità dal messaggio all'ex ragazzo;
2) ritiene che il contenuto dello stesso sia lesivo di diritti e valori costituzionalmente garantiti (la reputazione, l’onore, il decoro della vittima);
3) ritiene che il messaggio abbia arrecato indubbie sofferenze all’attrice;
4) tali sofferenze vengono liquidate a titolo di danno morale ovvero non patrimoniale nella somma di € 15.000,00.
Avvocato Denise Canu