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mercoledì 28 gennaio 2009

Le fioriere ed il condominio: chi paga?

Ci sono condomini che hanno, inserito nel parapetto del balcone, delle fioriere. In questi casi le fioriere sono state create tutte uguali e servono quale elemento decorativo dell'edificio. Poichè le stesse hanno generalmente il medesimo colore dell'immobile e ne costituiscono elemento decorativo dello stesso, gli viene riconosciuta una precisa funzione estetica e vengono considerate alla stregua di parti comuni dell'edificio stesso.
Ne deriva che, a norma dell'art. 1117, n° 3 del codice civile (...sono oggetto di proprietà comune ....3) le opere, le installazioni, i manufatti di qualunque genere che servono all'uso e al godimento comune ....) possono considerarsi di proprietà comune. Le relative spese di manutenzione verranno poste a carico di tutti i condomini, secondo i millesimi di proprietà.
Avvocato Denise Canu

mercoledì 14 gennaio 2009

Cos'è il gratuito patrocinio a spese dello Stato

Più volte mi è stato chiesto dai clienti cosa sia il gratuito patrocinio a spese dello Stato e quali siano i requisiti richiesti dalla legge per poterne beneficiare.
Il D.P.R. 30 maggio 2002, n° 115, disciplina il patrocinio a spese dello Stato.
Chi può beneficiarne:
- E' assicurato il patrocinio nel processo penale per la difesa del cittadino non abbiente, indagato, imputato, condannato, persona offesa dal reato, danneggiato che intenda costiuirsi parte civile, responsabile civile ovvero civilmente obbligato per la pena pecuniaria;
- E', altresi, assicurato il patrocinio nel processo civile, amministrativo, contabile, tributario e negli affari di volontaria giurisdizione;
Condizioni per l'ammissione:
- Può essere ammesso al patrocinio chi è titolare di un reddito imponibile ai fini dell'imposta personale sul reddito, risultante dall'ultima dichiarazione, non superiore ad Euro 9.723,84;
- Se l'interessato convive con il coniuge o con altri familiari, il reddito è costituito dalla somma dei redditi conseguiti nel medesimo periodo da ogni componente della famiglia, compreso l'istante. In questo caso i limiti di reddito sono elevati di Euro 1.032,91 per ognuno dei familiari conviventi.
- Ai fini della determinazione dei limiti di reddito si tiene conto anche dei redditi che per legge sono esenti dall'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o che sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta, ovvero ad imposta sostitutiva.
- Si tiene conto del solo reddito personale nei procedimenti in cui gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri componenti del nucleo familiare con lui conviventi.
Quando presentare la domanda:
- La domanda di ammissione al gratuito patrocinio può essere presentata in ogni stato e grado del procedimento;
- La domanda può contenere la nomina di un difensore scelto tra gli iscritti in un apposito elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato;
L'ammissione al patrocinio:
- L'ammissione al patrocinio a spese dello Stato dà il diritto a partecipare il procedimento per il quale è stata avanzata la richiesta gratuitamente, perchè l'avvocato viene pagato dallo Stato;
- Nessuna somma deve, quindi, essere corrisposta al legale, poichè retribuito dallo Stato. La violazione del divieto di percepire compensi o rimborsi dal proprio assistito, costituisce grave illecito disciplinare professionale;
Obbligo di comunicazione:
- Chi è ammesso al patrocinio a spese dello Stato ha l'obbligo di comunicare le variazioni rilevanti dei limiti di reddito verificatesi nell'anno precedente, entro trenta giorni dalla scadenza del termine di un anno dalla data di presentazione e fino a che il procedimento non sia definito.
Sanzioni:
- La falsità e le omissioni nell'autocertificazione sono punite con la reclusione da 1 a 5 anni, la multa da Euro 309,00 a Euro 1.549,00. La pena è aumentata se dal fatto consegue l'ottenimento o il mantenimento dell'ammissione al patrocinio a spese dello Stato.
Avvocato Denise Canu

venerdì 9 gennaio 2009

Esame a raggi x e gravidanza

In una recente sentenza la Corte di Cassazione (Sez. terza penale, n° 46364 del 06/11/2008) si è occupata del caso di un medico di base che prescrisse ad una propria paziente un esame ai raggi x ionizzanti al ventre senza essersi preventivamente accertato se si trovasse in stato di gravidanza.
Esiste, infatti, una normativa specifica al riguardo. Il D.lgs 26 maggio 2000, n° 187 si occupa della protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche.
L'art. 10 del Decreto Legislativo, nello specifico, si occupa della protezione particolare durante la gravidanza e l'allattamento. Tale norma richiede al medico un'accurata anamnesi allo scopo di sapere se la donna si trova in stato di gravidanza.
Partendo da questo presupposto la Suprema Corte ha confermato la sentenza del Tribunale che condannava il medico a norma dell'art. 14 comma terzo in relazione all'art. 10 del D.lgs 26/05/2000, n° 187 ritendendo che l'accurata anamnesi richiesta dalla norma imponga al medico di rivolgere alla paziente tutta una serie di domante volte ad accertare nel caso specifico l'eventualità dello stato di gravidanza.
Avvocato Denise Canu